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S.P.R.A.R.

Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati creato nel 2001, permette ai comuni che offrono la disponibilità ad accogliere migranti sul proprio territorio di usufruire di un fondo per mettere in pratica iniziative a favore dell’accoglienza ed integrazione. Oggi Caserta ospita lo SPRAR più grande della Campania con 151 beneficiari uomini ed 8 donne. Il Centro Sociale Ex Canapificio insieme con Casa Rut gestisce il progetto avvalendosi della collaborazione di una rete associativa che include enti religiosi, Università e volontari. In questo modo viene permesso ai migranti di avere alloggi dignitosi e di venire coinvolti in percorsi di inclusione sociale e formazione professionale, con un rate di impiego pari al 13%, il doppio di quello italiano. Lo Sprar di Caserta è un esempio virtuoso in Italia, qui si sta sperimentando la cosiddetta Inclusione Bilaterale: rifugiati e richiedenti asilo vengono coinvolti in progetti insieme con gli autoctoni aventi lo scopo di migliorare le condizioni di vita di tutti nonché migliorare la vivibilità del territorio. I migranti quindi non solo vengono messi in condizione di poter studiare ed essere introdotti nel mondo del lavoro, ma partecipano alle attività delle varie associazioni per il recupero di spazi verdi, la creazione di un piedibus per l’accompagnamento dei bambini a scuola e corsi di musica ed arte per bambini. La presenza dei migranti sul territorio quindi non viene gestita come un problema, ma vista come una risorsa, visione questa che non veniva condivisa dal primo governo Conte. Negli ultimi mesi i beneficiari sprar mi hanno permesso di fotografarli per raccontare la loro storia. È la storia di ragazzi che hanno messo in gioco la propria vita per attraversare il mare, che si sono rimboccati le maniche per imparare la nostra lingua, il nostro modo di vivere, che si sono impegnati per imparare un mestiere e che si sono fatti conoscere ad apprezzare dalle persone del luogo al punto che gli affidano i loro bambini. Nell'ottobre 2018, il nuovo Decreto Sicurezza voluto dall'ex ministro Salvini, ha fortemente cambiato le regole dell’accoglienza in Italia. Si prevede che il 40% dei beneficiari dello Sprar di Caserta perderanno la possibilità di mantenere e/o ottenere il permesso di soggiorno. Il numero di migranti cui è stata rifiutata la protezione umanitaria è aumentato drasticamente e ciò implicherà che queste persone si ritroveranno senza status legale, divenendo facilmente preda di organizzazioni criminali e sfruttatori di manodopera. La sensazione è che non sia solo cambiata la legge, in Italia è cambiato il clima: episodi di razzismo sono oramai all'ordine del giorno. L'impressione è che una parte ben precisa della rappresentanza politica stia cavalcando ed alimentando la paura verso l'ignoto espressa da una parte sempre più consistente di italiani. Oggi l'ignoto è lo straniero, povero, che arriva dal mare.

Guardo negli occhi questi ragazzi e oggi vedo la paura di perdere tutto, non solo il permesso di soggiorno, ma una vita, un lavoro, amici e speranza.

 

 

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