La mia pratica artistica ha radici molto personali. Fotografo ciò che mi sta a cuore, che voglio conoscere e che desidero sia visto. La mia ricerca è centrata sulla vita umana, la storia delle persone, il modo in cui le scelte ne hanno modellato l’esistenza e come esse si relazionano con l’ambiente in cui vivono modificandolo e lasciandosene influenzare. Uso un approccio di tipo documentaristico permeato da un sentimento poetico.
L’atto del fotografare mi aiuta a vedere tra le righe del quotidiano, cercando la “qualsiasità” di cui parlava Cesare Zavattini.
Sono convinta che non esistano storie che non meritano di essere raccontate quanto piuttosto pigrizia nel coltivare uno “sguardo straniero”.
Sono stata allieva del XXXVII Eddie Adams Workshop. Ho completato il percorso biennale di fotografia autoriale “The Soul and The Machine”, organizzato da IDA ETS e diretto da Nausicaa Giulia Bianchi, partecipato alla Masterclass di Alex Majoli e a vari altri seminari.